Mischia le carte in tavola
Dico qualcosa di personale solo a ognuno di voi che lo leggerà. Magari non conosce il mio volto, non sapete la mia storia, non capite la mia testa, è troppo contorto, e troppo profonda. Non mi giudico una persona poi così acculturata, voglio dire lo sono anche ma ci sono un sacco di cose che non so. Non so cosa può attrarre di noi stessi agli altri, in generale, penso che la cosa sia abbastanza casuale. Voglio dire, mi fido delle mie emozioni e del mio intuito fino a un certo punto, ma al di là dell’idea che mi posso fare di una persona appena conosciuta, non provo mai niente a primo impatto. Credo di saper riconoscere l’interesse di qualcuno, ma magari è solo la mia immaginazione. Ad ogni modo di solito non mi comunica nulla, al massimo né posso apprezzare l’aspetto, e tutto si riduce ai bisogni fisici primari. Credo di volere qualcosa che non esiste, credo che al contempo abbia solo voglia di giocare una volta che lo trovo, di vedere quanto sarebbe disposto a sopportare e lottare per