Il Dubbio di essere Unici
Quando si parla di reazioni emotive spesso si contrassegnano le persone in due o tre tipologie. Non l’ho mai capito a pieno perché le persone sono in continua evoluzione, in genere. Perciò penso che definire sé stessi, in una o più tipologie, possa sminuire le proprie capacità di crescita interiore. Ci si sente meno soli quando ci si identifica in qualcosa, ma nonostante questo dovremmo andarci cauti nel definirci. Soprattutto a quanto permettiamo a una tipologia che, a nostro parere, ci appartiene di radicarsi in noi stessi.
Vi faccio un esempio pratico:
“ci sono due tipi di persone”, quelle che si affezionano
maggiormente a una persona se gli assomiglia caratterialmente, e quelle che
scappano da qualcuno con una personalità simile alla loro.
È una cosa che trovo sensata, ma rimango comunque molto
critica. In primis, perché magari sono io a non conoscere altre tipologie al
momento in questo frangente, due perché in ogni caso le ragioni dietro sono
molto disparate.
Nel primo caso, la motivazione potrebbe essere che
semplicemente gli piace la sua personalità. Oppure osserva i comportamenti
delle persone simili a lei, per ottenere la conferma di possedere un bel
carattere. Diversamente, ci troviamo davanti a una persona capace di delineare
le differenze tra i pregi e i difetti degli altri e i propri, identificando così
il valore sociale delle sue caratteristiche, e di conseguenza desiderare di
ritrovarle negli altri.
Nel secondo, le ragioni sono opposte. Ma questa è solo una
sintesi, le cause potrebbero anche coesistere, in discordanza, ma in ogni caso
evidenziano profili molto diversi tra di loro. Quindi come si conciliano tutte
queste variabili in due tipologie?
A mio parere è depersonalizzante distinguere le persone in
questo modo, generalizzando reazioni emotive del tutto personali. Ognuno è
unico al mondo, e certe cose, è come se ci suggerissero che non sia così.
Non ridurre la tua persona per sentirti parte di qualcosa, perché
fai già parte dell’universo infinito che la tua mente può diventare. Perché per
quanto tu ti possa sentire affine a una definizione, fa parte di te solo se tu
scegli che sia così, e le tue ragioni saranno sempre diverse da quelle di
chiunque altro. Non limitare te stesso inserendoti in categorie, prendile
piuttosto come spunto di riflessione e crescita, se ti riconosci in esse per qualcosa.
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