La Virtù sta nel Mezzo
Al giorno d’oggi è veramente arduo crescere un figlio, non che in passato fosse facile, ma credo che di generazione in generazione sia sempre più complicato, sapete meglio di me le ragioni. Sono nell’età di mezzo, per questo capisco sia giovani che adulti, quindi mi chiedevo, come si gestisce un ragazzo/a, nella nostra epoca?
In base
alla mia esperienza personale, la maggior parte dei ragazzi di oggi ha bisogno
di sbattere la testa nelle cose per capirle e, per quel che mi è stato detto,
penso che in passato i giovani fossero più portati ad ascoltare i genitori. Ad
esempio, negli anni ottanta, i teenager ribelli rappresentavano una minoranza(in crescita però). Mentre
adesso, a mio avviso, la situazione si è capovolta, e i giovani più miti e
disciplinati, vengono isolati e, nel peggiore dei casi, presi di mira.
Approfondendo
la situazione attuale, il motivo per cui i giovani spesso appaiano pieni di sé,
è che là fuori hanno solo loro stessi. Nela vita reale, al di fuori di casa, si
possono appoggiare concretamente solo su di loro, e si proteggono per lo più da
soli. Per quanto vengano aiutati, devono combattere da soli per raggiungere i loro
traguardi. Devono capire da soli cosa vogliono fare nella vita.
Immagino che
certi ragazzi li si debba prendere con le pinze, dato che si alterano
facilmente, ma la loro ribellione, in genere, è indice di fragilità. Possono essere,
o anche solo apparire, poco ragionevoli, il che vi porta il più delle volte a
scegliere di lasciargli fare i loro errori. Quando lo avete deciso in passato,
non colpevolizzatevi, che siate genitori o figli, perché è PASSATO. Se invece si
tratta del presente, vi esprimo il mio punto di vista, vissuto da vicino.
Cari genitori,
imponetevi quando è necessario perché, il più delle volte, la ribellione è un grido di aiuto, i vizi che un ragazzo può cominciare ad avere sono una richiesta di attenzioni (il fumo ad esempio). Prendete una posizione, cercate di capire la strada più adatta per loro e indirizzateli con il massimo impegno. Fategli capire quando una cosa non fa per lui, proponendogli un’alternativa più consona ad esempio, così non si sentirà demotivato. Siate quel genitore che quando vede il figlio in pezzi non chiede il perché, ma li prende in mano, e lo aiuto a ricomporli e li ami tutti a pieno perché sono pezzi di lui.
Diversamente
facendo, ogni piccolo pezzo di cuore resterà lì, alla ricerca di considerazione…
La virtù
sta nel mezzo*. Ragazzi, andate incontro a Mamma e Papà, riconoscete il loro impegno,
il loro amore, e fatevelo bastare. Genitori, non adottate un sistema, fate il
possibile per cambiare approccio a seconda del contesto perché serve sia il
pugno duro che la briglia sciolta, al momento giusto.
Avere bravi
genitori non significa automaticamente che sia facile essere loro figli, come essere
un buon genitore non significa per forza che vostro figlio non possa avere
delle mancanze, parlatevi, capitevi, amatevi.
Perché è il
vostro amore, che cambia le persone.
*Dal latino, In medio stat virtus💖 (riferimento in latino suggerito da un caro amico).
Vero, pienamente d’accordo con te ora si sono rovesciate le cose pultroppo i ribelli sono i buoni e i buoni vengono presi di mira con pagiacciate o video. Pultroppo si i ragazzi di ora nn sono come quelli di una volta forse anche perché un po’ colpa dei genitori o anke perché nn si rispettano più i genitori come una volta però è vero si se hai amore in una cosa puoi cambiare come sempre belle parole 🌹😘
RispondiEliminaGrazie infinite☺️😘
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