Col potere in mano

Con il tempo trovi il coraggio di parlare più apertamente del tuo passato e così facendo capisci molte cose. La maggior parte delle persone pensa che quando finisci in brutti giri lo fai per noia o perché “lo fanno tutti”, insomma solo per il semplice motivo che ti sei trovato amicizie che facevano determinate cose della loro vita.

Vi siete mai fermati a pensare al perché qualcuno dovrebbe frequentare persone che lo spingono a fare scelte che andranno a nuocere alla sua salute?

Perdona te stesso perché è quello che hai passato, le persone tossiche vicino a te, i tuoi traumi e la solitudine a metterti sulla brutta strada, tu hai la responsabilità di averla percorsa.

Non esiste un motivo “futile” per cui una persona sceglie di mettere a rischio la propria salute, mentale e fisica. E ci sono anche persone che speculano su chi fa certi errori dicendo che li conoscono, che sanno che non gli mancava niente o cose del genere, e che quindi lo avrebbero fatto solo per curiosità.

Ognuno di noi accetterà a suo tempo che non conosce nessuno davvero. Non conosceremo mai qualcuno abbastanza da poter definire le ragioni che stanno dietro alle sue scelte. Ci sarà sempre qualcosa che non sappiamo di una persona per quanto ci è vicina, soprattutto se si tratta di cose traumatiche.

A meno che non gli leggiamo nella mente, dato che noi possiamo anche essere a conoscenza di cose che lo hanno segnato negativamente, ma non potremmo mai sapere come lo ha fatto sentire, perché persino se avessimo passato “la stessa cosa” ci avrebbe fatto sentire in modo diverso, essendo due persone differenti, e la avremmo razionalizzata distintamente.

L’empatia e l’umiltà andrebbero unite, per permetterci di essere onesti con noi stessi ed accettare che per quanto possiamo capire e immedesimarci, ricordare come è stato per noi se ci siamo passati, non potremmo mai capire a pieno l’esperienza di qualcun altro, perché noi non l’abbiamo vissuta coi suoi occhi, e neppure col suo cuore.


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