Strappami via la paura di amare

È da tanto che non sono più ispirata. Sono concentrata in tante cose, il più delle volte che vorrei scrivere, sento che ciò che desideravo comunicare l’ho già detto. La verità è che potrei portare cultura qui e cambiare del tutto genere, però questo blog l’ho già riempito della mia anima. Confesso che, ho scritto qui tutto ciò che avrei voluto dire alle persone giuste, confesso che non so dimostrare di persona questa mia profondità, questo è il posto dove ripongo la mia aura, in milioni di tonalità e sfumature, e permetto al mondo di notarla. Ammetto che speravo, tra le altre cose, di trovare qualcuno che si sentisse come me, che condividesse le mie ferite, qualcuno che mi capisse. E ho trovato tanti occhi indiscreti, molti pieni di amore, e non sono mai stata così felice. Non mi ero mai sentita così speciale. Volevo supportare ogni persona che legge con ogni singola parola che batto sul mio preistorico computer, e la strada è lunga ma la sto percorrendo a passo spedito con le mie gambe corte che reggono il peso della mia ambizione. Mi sono giudicata male e in milioni di modi, mi hanno giudicata male e in miliardi di modi, nella mia vita, ma ora è tutto diverso. Vorrei incontrare qualcuno in continuo mutamento come me, qualcuno che sa mettersi in discussione tempo al tempo e il tempo di ognuno di noi, ha un valore inestimabile. Vi racconto un segreto, volevo farmi prescrivere un ansiolitico perché sono molto ansiosa e ho problemi ad addormentarmi, il medico ha insistito sul fatto che se non volevo un medicinale naturale e delicato, dovevo ricevere una visita psichiatrica e farmelo prescrivere direttamente da lei. È la prassi ovviamente per queste cose, e affermo la verità né approfittai par raccontarle tutti i miei problemi, i miei trascorsi, ho riaperto ogni ferita per condividerle con lei. Ho parlato senza sosta per quasi due ore e non uscì una lacrima neanche quando le raccontai cose che ancora ardono nel profondo. Mi sono detta per una volta sarà una persona che sa quel che dice, a riferirmi cosa c’è che non va in me, e fu uno dei momenti più belli della mia vita quando mi fece ridere ponendo l’accento sulla velocità con cui processo e analizzo le informazioni. Scherzò per far sparire dai miei occhi il disagio e il pensiero che io non sono normale. Non voleva in alcun modo prescrivermi niente, disse che ero tanto giovane per così tanta coscienza di se e delle reazioni psicologiche scaturite dai miei traumi, in pratica mi disse che ero efficiente nel mettermi sempre in piedi da sola. Insistetti nel farmi dare qualcosa per placare l’ansia e curare l’insonnia ma mi diede lo stesso ansiolitico blando che aveva ipotizzato il medico, non ci fu verso di convincerla poiché non ero un soggetto che aveva ragione di essere da lei, si è rifiutata categoricamente di prescrivermi qualcosa di un po’ più forte, dicendo che essendo una ragazza giovane e sana, dovevo affrontare l’ansia e imparare a conviverci e a placarla senza l’uso di farmaci.

Sapete ho sempre pensato che fosse arrogante la frase “io sono perfetta è il mondo che è sbagliato” ma in quel momento capì che io sono normale, io sono sana, è il mondo che è falso. Non so piangere a comando o di fronte alla gente, non so mentire senza che le mie espressioni facciali dichiarino la verità, salvo che non stia recitando e in quel caso sono nel personaggio. Io non andrò mai bene nella fetta di mondo che mi fa sentire anormale perché io sono vera. Nessuno può essere sempre motivato e avere sempre qualcosa da dire, scrivo qui tutta la mia verità come sempre, e anche se il mio obiettivo è motivare sarò onesta, non sto sempre bene da sola, e non mi sento sempre sola nella mia solitudine. A volte mi bastano un paio di cuffie per uscire dal mondo, altre volte torno a casa, mi metto a dormire e sto sveglia ore a pensare che vorrei solo ritrovarmi in un abbraccio con qualcuno che ami quella lavoratrice instancabile che è la mia mente. Qualcuno che ami quell’incondizionata bontà che caratterizza la mia persona, qualcuno che sia affascinato da ogni singolo dettaglio del mio corpo, con le mie smagliature, la mia pancetta, il mio doppio mento, la mia cicatrice e il mio naso. E spero un giorno che sarò anch’io quella persona per qualcuno che lo merita.

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