Sono ancora accanto a Te

Non ho scritto allungo, neanche per me stessa. Non era solo il lavoro, avevo proprio altro per la testa. Vorrei tanto che le persone siano oneste abbastanza da sapere ciò che davvero pensano, quello che vogliono, leggere i segnali brancolando nel buio è doloroso per chiunque. Nemmeno oggi so davvero cosa vorrei dire, mi sento più felice nella mia pelle, vorrei colorarla di parole che parlano di me. Non mi sento rappresentata dalle mie parole il più delle volte che apro bocca. Ho qualcuno che mi è rimasto accanto, senza mai farmi pesare il mio modo di essere, facendomi sentire che era una fortuna avermi nella sua vita, per la prima e finora unica volta. Non ho più voglia di aver pazienza, ma neanche più paura di averne. Una persona come quella in ventiquattro anni è già una fortuna, qualcuno che sa aspettare, che coglie che dietro tutte le cavolate, c’è dell’altro, una persona che mi ha lasciato i miei tempi per mostrarglielo senza farmelo pesare. Voglio diventare come lei, per me stessa un giorno, ci lavoro sempre, e spero che lei farà altrettanto per se. Voglio essere quella persona che mi tende la mano nei momenti bui una seconda volta, e poi per il resto della mia vita. E chiunque pensi che chi prende brutte strade è debole sappia che non è così semplice. Stare al mondo in questa epoca è di generazione in generazione più complicato, e le persone che lo “gestiscono” cadendo in scelte sbagliate non sono fragili, sono solo diverse da ciò che la società attuale vuole e pretende, e aimè ci vuole coraggio per essere diversi. E questo non vuol dire che non lo abbiano anzi, ci vuole coraggio anche per rinunciare all’autenticità delle emozioni, per vivere nella convinzione che andando avanti per quella strada la vita sarà più semplice.

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