Cosa non ho mai ammesso di volere

Non scrivo perché tu lo legga, non scrivo pensando a cosa penseresti o proveresti nel leggerlo, non più. Scrivo perché un giorno quando io lo rileggerò penserò, cazzo quanta strada ho fatto. Si perché so cosa voglio e cosa non voglio e sono pronta a fare un bilancio dei pro e dei contro. Sono piena di talento e passione e penso che vivrei nel risentimento se non li mettessi in pratica, ma sarebbe davvero un rimpianto aver preferito la pace, la serenità, la privacy, la mia salute mentale, alla fama. Fama che non porta altro che stress e una vita sregolata che ho saputo fare anche con due spicci in tasca. Si perché quello mi ha salvata, aver finito i soldi per finanziare la mia dipendenza. Cosa succederebbe se ne avessi più di quanti ne possa contare? Essere apprezzata, ma anche odiate e presa di mira da migliaia di persone, varrebbe la pena? La pena di rinunciare a una vita tranquilla, serena, in una casa in campagna, un paio di bambini, una persona che mi ama e mi stima per quella che sono? L’anonimato è una virtù, una libertà a cui non si dai mai abbastanza valore. Si io voglio una vita umile, che mi dia il tempo di coltivare le mie passioni. Avere quella pace interiore di coltivarle per l’amore che provo in esse, e non per la speranza che qualche pezzo grosso mi noti e mi butti in mezzo alla massa come un pezzo di carne in vendita. Siamo in vendita ogni giorno e in ogni luogo, ci vendiamo per soldi, attenzioni, amore, persino like e commenti ormai, come se ti tornasse qualcosa in tasca, come se quell’istante di ego al massimo, crei davvero spazio a una vera autostima. Posso dire con certezza che non è così, ho costruito qualcosa per distruggerlo con le mie mani, per il diritto di costruirlo di nuovo a mia immagine e non con la faccia che gli altri volevano vedere. Non voglio vendere ciò che provo per produrre cose che so che piaceranno, non voglio essere condizionata da un pubblico neanche in questo minuscolo schermo come questo, figurati di fronte a un vero pubblico. Se così facilmente ho perso la capacità di essere autentica, perché troppo condizionata da like e cose varie, figurati cosa succederebbe di fronte a davvero tante persone. Ci ho messo anni a sentirmi al sicuro nella mia pelle e ci sto ancora lavorando. Figurati in mezzo a tanta gente, soffro di ansia sociale già in mezzo a piccole folle. Mi infastidisco se ho mia madre intorno in momenti in cui ero convinta che sarei stata sola, e voglio accettare questo di me, sono un lupo solitario e non posso cambiarlo, ma lo voglio amare. Probabilmente non sarò mai a mio agio in un gruppo di amici, già sono in difficoltà se siamo in più di tre. Mi sento al sicuro, e non con tutti, a tu per tu. A tu per tu con la persona sbagliata sono molto in difficoltà. So che potrò migliorare questa cosa e lavoraci, ma sono fatta così, non ha importanza se gli altri mi vedono aperta e socievole, io sono introversa. Magari sono solo chiusa in me stessa perché ne ho passate tante, anche se non penso sia questo. Ma per quanto voglia lavorare su me stessa, non voglio aprirmi socialmente facilmente o con chiunque. Voglio mantenere un confine, voglio avere tempo per ricaricarmi, voglio avere tempo per me stessa sempre per impedirmi ogni giorno di appoggiarmi agli altri perché le persone cambiano e non sai mai con certezza cosa ti aspetta l’indomani. Voglio prendermi del tempo per me stessa in modo costante per non adagiarmi, per non smettere mai di stare bene da sola, per non iniziare mai a contare su qualcuno e trovarmi poi in difficoltà come ho fatto in passato. Voglio proteggere me stessa, la mia energia, la mia passione, il mio amore, il mio talento e la mia genuinità anche se significasse portarmeli nella tomba. E non esageriamo, voglio prendere dei rischi, mi voglio esporre, voglio sviluppare le mie passioni e farne qualcosa, ma con i miei tempi e andando per gradi non buttandomi nella fossa dei leoni perché tanto sono forte, ne uscirò viva, come pensavo una volta. Ho avuto tanta fortuna perché sono tanto coscienziosa, tanto previdente e intuitiva, ne sono uscita viva perché nessuno mi può atterrare, ma ora che ho smesso di strappare i punti dalle mie ferite, starò ben attenta a non lasciare che me ne facciano altre. Quindi si, posso condividere le mie frasi a tempo perso perché mi darebbe soddisfazioni, posso inserirmi in gruppi di teatro, posso risparmiare e fare corsi di canto e danza, passo fare video e mettere queste cose sui social, ma solo perché il mio talento non muoia con me. Tutto questo perché, per quanto sia bello sognare, sono io che non voglio morire con il risentimento di non essere arrivata al successo, di essere stata scartata mille volte, il mondo è sbagliato per mille motivi, ma non distruggerò me stessa per buttare briciole sul fuoco con la speranza di cambiarlo, perché io non sono briciole.

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